Digitale: il potere della diversità. Intervista alla direttrice Tiziana Catarci su RAI Cultura
In alcuni settori scientifici come la biologia, la presenza femminile è ben rappresentata. Ma nel mondo ICT (Information, Comunicazioni and Technologies) non si va oltre il 16/18% delle donne, anche in quei paesi dell'Europa del Nord in cui i diritti femminili sono all'avanguardia. In più, sono le ragazze per prime a non voler perpetuare gli studi scientifici all'università, nonostante le nuove tecnologie offrano numerose e promettenti opportunità professionali. Tra i motivi di questi due scenari vanno indicate: la persistenza di alcuni stereotipi culturali; l'assenza di un modello formativo veramente inclusivo. Tiziana Catarci è Direttrice del Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale "Antonio Ruberti". A ConverseRai ha raccontato le sue proposte didattiche per una scuola di base in cui la tecnologia diventi materia di base e di riferimento, suggerendo anche la necessità di ampliare i team di sviluppo con professionalità femminili e modelli inclusivi. Una produzione Rai per il Sociale per l'Inclusione Digitale.